Weekly Playlist N.48 (2021)

 

Ve ne sarete di sicuro accorti sette giorni fa, ma non siete stati lì ad aprir bocca poiché sapete bene che qui ogni lagna da inferiori viene messa nella stessa cartella degli ultimi lavori dei Mayhem, e quindi tenuta non proprio in grandissima considerazione. Tuttavia è innegabile che l’assenza dei compleanni discografici abbia tolto un po’ di brio allo scorso giovedì in nostra compagnia, ergo: stavolta serve riequilibrare i chakra con una buona dose di nostalgia e rimembranze varie, mischiandoci alla plebaglia nell’inspiegabile rituale di riascolto motivato dalle sole ricorrenze.
Lo abbiamo fatto con mezza tracklist occupata da anniversari, a partire da un dischetto che è uscito quarant’anni fa e si chiama Welcome To Hell”; potreste averne sentito parlare, ammesso che siate gente a posto e abbiate un minimo chiaro a cosa hanno dato vita quei mattacchioni dei Venom con un album entrato a calci e gomitate nella moderna mitologia, e di cui è condizione necessaria ma non sufficiente venerare almeno la traccia omonima. Il nostro titanico almanacco per forza di cose non sempre seguito a ruota dall’archivio di Darkest Past si spinge dunque fino al 1981, ma tra quelle finora toccate dalla nostra raccolta di testimonianze storiche il 1996 rimane al solito l’annata più ricercata, ed è sempre una piccola gioia per noialtri recuperare per una playlist o addirittura un bell’articolo certe perle tra le meno rimirate di quel periodo: da una parte i cultori improvvisati alzano i tacchi delusi mentre dall’altra i curiosoni seri hanno modo di farsi un poco di cultura, talvolta pure in contemporanea con parte della redazione stessa. Esempio lampante di come anche i nineties abbiano i loro segreti ben nascosti, The Curse Of Mankind” dei Forgotten Woods arriva a venticinque inverni e si fa apprezzare come al giorno uno, e chi ha vuoti di memoria in merito si butti su “Den Ansiktsløse” per dodici minuti semplici ed efficaci che mostrano tutto il meglio di questo act. Dalle tetre foreste innevate ai fiordi baciati dal sole ci vuole poi poco, ammesso che sia ancora Norvegia ed il drakkar lo pilotino gli Einherjer del debutto Dragons Of The North”, venticinquenne dai primi del mese e ricordato dall’impetuosa “Dreamstorm” per la gioia dei più arditi navigatori nordici. L’overture in tre parti a marchio ’96 si conclude in Germania, con la band più amata dalla nostra Vesperhypnos e più odiata da Youtube: per la terza volta consecutiva in cui bisogna omaggiare i Lunar Aurora -oggi per le due decadi e mezzo compiute dal capostipite Weltengänger” (ascoltate qui e leggete qua)- il sito in cui potete vedere i 10 Cringiest Black Metal Fails Ov All Time ma non ascoltare un gruppo unico nel suo genere ci sorprende ancora negandoci i pezzi del primo lavoro in studio, motivo della presenza in scaletta della meno-recente-possibile e ahinoi diverissima “Die Quelle Im Wald” che tre anni dopo comparirà invece nel terzo Of Stargates And Bloodstained Celestial Spheres”. Il viaggio all’indietro nella Storia di questa musica, con cinque tappe dalle fattezze radicalmente opposte alla faccia di chi parla della ripetitività del Black Metal senza averne alcun titolo, termina con la monumentale “Sankaritarina”; non solo il gran finale della nostra puntata odierna e dell’immenso Voimasta Ja Kunniasta” – ma gran finale pirotecnico al nostro personale 2001 che ha fatto prodigi in terra finlandese, e del quale i Moonsorrow sono stati e rimangono campioni indiscussi.
Tenere il ritmo dopo una cinquina di questo calibro basandosi su materiale assai più recente potrebbe sembrare difficile, ma non ad una webzine che come appuntamento fisso ogni martedì ha La Gente Deve Sapere ed i suoi approfondimenti sui migliori dischi appena pubblicati nel genere, l’ultimo dei quali ha visto al banco degli imputati i Der Weg Einer Freiheit dopo il gran colpo fatto col nuovo Noktvrn”. Mentre allora “Am Rande Der Dunkelheit” fluttua nell’etere illuminando il buio della stanza con tenui neon, voi sentitevi liberi di gettare un occhio sulle righe dedicate ai tedeschi e all’ennesimo loro successo su tutta la linea, dopodiché tornate qui e ringraziateci.
Meno sofisticati ma comunque da non tralasciare sono i due egregi esordi pubblicati negli ultimi due mesi da Apsû e Morgal: la nuova incarnazione dello storico monicker statunitense picchia duro come ai bei tempi su “In-Betweeness Gateway Commuters” e gli altri numerosi pezzi inclusi nell’album omonimo, alla stessa maniera del debut sulla lunga distanza dei tre piantagrane finlandesi intitolato Nightmare Lord” e rappresentato dai coppini di “Death Vortex”.
E a proposito di matti senza ritorno venuti dalla civilissima Finlandia, è fissato per il 5 febbraio il meeting del capire tenuto dagli Impaled Nazarene allo Slaughter Club di Paderno Dugnano, dove si ritroverà la solita fauna di gangster all’acqua di rose, nachos sociopatici ed un paio di effettivi sostenitori della “Armageddon Death Squad”, tutti ansiosi di verificare le condizioni di Mika Luttinen dopo pandemie e lockdown durante i quali il mitico All That You Fear” è stato un autentico salvavita. Il ritorno delle esibizioni dal vivo dei grandi nomi è ormai imminente, ma dei Triptykon nessuna traccia come da dieci anni a questa parte; le certezze del resto non sono tali per caso, e finché chi di dovere continuerà ad ignorare una band (servisse ricordarlo) ancora perfettamente attiva nonostante gli sfoghi nostalgici a tema Hellhammer, a noi toccherà rispolverare per la centesima volta Eparistera Daimones” e subire “Abyss Within My Soul”. Quindi diciamo che potrebbe anche andare peggio.

Ascoltatela interagendo con il tasto play sottostante. Buona scoperta!

 

1. Venom“Welcome To Hell” (from Welcome To Hell”, Neat Records 1981)

2. Forgotten Woods“Den Ansiktsløse” (from The Curse Of Mankind”, No Colours Records 1996)

3. Der Weg Einer Freiheit“Am Rande Der Dunkelheit” (from Noktvrn”, Season Of Mist Records 2021)

4. Einherjer“Dreamstorm” (from Dragons Of The North”, Napalm Records 1996)

5. Impaled Nazarene“Armageddon Death Squad” (from All That You Fear”, Osmose Productions 2003)

6. Apsû“In-Betweeness Gateway Commuters” (from Apsû”, Agonia Records 2021)

7. Morgal“Death Vortex” (from Nightmare Lord”, Werewolf Records 2021)09

8. Lunar Aurora“Die Quelle Im Wald” (from Of Stargates And Bloodstained Celestial Spheres”, Kettenhund Records 1999)

9. Triptykon“Abyss Within My Soul” (from Eparistera Daimones”, Century Media Records 2010)

10. Moonsorrow“Sankaritarina” (from Voimasta Ja Kunniasta”, Spikefarm Records 2001)

Michele “Ordog” Finelli

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